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Neurodiversità sul lavoro: pensa in maniera differente

da | CONSIGLI PROFESSIONALI, Ricerca di lavoro, Salute mentale, Tendenze dell'ospitalità

Lavorare nel settore turistico e alberghiero può essere duro per chiunque. Ma, per le persone neurodivergenti, anche il più classico dei turni potrebbe essere difficile da gestire. È per questo che è importante accogliere e promuovere la neurodiversità sul lavoro e cercare di capire come tutti possano trarre vantaggio da chi pensa in maniera differente.

Cosa vuol dire neurodivergenza?

Neurodivergenza indica il fatto che il cervello di alcune persone funziona in maniera diversa rispetto a quello di chi le circonda. È un termine ampiamente usato per fare riferimento alle persone con disturbi quali deficit di attenzione, autismo, dislessia o tourette.

Ma la neurodivergenza non è una disabilità. Certo, potrebbe rappresentare una certa sfida per i soggetti affetti da questi disturbi, ma la loro neurodivergenza, spesso, è anche una risorsa. Hanno una maniera unica di pensare e interagire con il mondo che consente loro di affrontare le cose con un approccio diverso rispetto ai soggetti neurotipici.

Cos’è la neurodiversità?

Il termine neurodiversità si riferisce all’idea che non tutti i cervelli funzionano allo stesso modo, e che questo sia un fattore positivo.

Nelle nostre società pubbliche, la neurodiversità è spesso celebrata, che sia in maniera cosciente o meno. Siamo spesso attratti dai geni e inventori socialmente impacciati, o dagli artisti eccentrici ed elusivi, che superano i limiti. Ed è proprio il fatto che queste persone pensino, si comportino e creino in maniera completamente diversa rispetto a chi è neurotipico a rendercele così interessanti. 

Invece di aspettarsi che gli altri si adeguino a un modo di comportarsi o di lavorare, comprendere la neurodivergenza significa capire che non tutti i dipendenti danno il meglio di sé alle stesse condizioni. 

Se sei una persona neurodivergente, trovare un’azienda o un datore di lavoro che accoglie e accetta il concetto di neurodiversità è incredibilmente importante. Può fare la differenza tra star male e sentirsi incompresi sul lavoro, oppure sentirsi stimolati e supportati.

La neurodiversità è vantaggiosa per le aziende?

In generale, la diversità è sempre vantaggiosa per le aziende. Che sia di tipo culturale, etnico, di genere o di altro tipo, quanto più eterogeneo è il personale, più è solido. La stessa teoria si applica alla neurodiversità.

Se tutti i componenti di un’azienda pensano e agiscono allo stesso modo, sarà difficile trovare nuove idee o approcci. Un problema che si rivela difficile per il personale neurotipico potrebbe essere semplice da risolvere per i dipendenti neurodivergenti. Questa prospettiva unica consente loro di affrontare un compito con un approccio a cui un soggetto neurotipico non avrebbe mai pensato. 

Quali sono le sfide che i soggetti neurodiversi affrontano sul lavoro?

Progettazione degli ambienti di lavoro

Molti spazi di lavoro progettati in maniera tradizionale, soprattutto nel settore turistico e alberghiero, sono creati pensando alle persone neurotipiche. Se sei neurodivergente, l’imprevedibilità di un lavoro di questo tipo potrebbe causarti ansia. Significa doversi adattare a turni di lavoro costantemente diversi quando sarebbe meglio seguire una certa coerenza.

Inoltre, molti ambienti, ad esempio i ristoranti, pullulano di elementi che potrebbero essere causa di distrazione se fai fatica a concentrarti. Lavorare tra rumori improvvisi, luci intense e urla qua e là potrebbe essere incredibilmente difficile.

Socializzazione forzata

Le situazioni che richiedono interazioni sociali forzate potrebbero risultare molto faticose per chi è neurodivergente. E ancor di più in un ambiente di lavoro in cui bisogna cercare di raggiungere i propri obiettivi e concentrarsi sui compiti da svolgere. Quella che ai soggetti neurotipici potrebbe sembrare una semplice interazione, per chi non lo è potrebbe essere estenuante, frustrante o causa di distrazione. Per questo motivo, una persona neurodivergente potrebbe non eccellere come cameriere, ma potrebbe invece dare il meglio di sé in cucina.

Tuttavia, questo non significa che i soggetti neurodivergenti non vogliono socializzare affatto. Semplicemente, preferiscono farlo a condizioni che li mettano a loro agio o con persone che li comprendono. Se lavori con una persona neurodivergente, cercare di capirla e sostenerla ti consentirà di imparare dal suo modo di pensare in maniera differente.

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