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Salute mentale: una priorità per il settore alberghiero

da | LASCIATI ISPIRARE, Salute mentale, Tendenze dell'ospitalità

Oggi è la Giornata Mondiale della Salute Mentale 2022! Quest’anno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità fa suonare i campanelli d’allarme e chiede a gran voce assistenza sanitaria per tutti. Nel settore turistico e alberghiero, questa necessità è già urgente. 

Se, all’inizio del 2019, qualcuno ci avesse detto che da lì a pochi mesi saremmo stati tutti costretti a isolarci nelle nostre case e avremmo rischiato di perdere il nostro posto di lavoro, gli avremmo dato del matto. Eppure eccoci qui, in un 2022 post-pandemia ma ancora afflitto da sfide insormontabili, quali inflazione, ineguaglianza, guerre e cambiamento climatico. Negli ultimi anni, la nostra salute mentale ha subito una forte batosta. Di conseguenza, sono sempre più le persone che chiedono assistenza per disturbi quali ansia, stress acuto e depressione. 

 Per chi lavora nel settore turistico e alberghiero, i problemi legati alla salute mentale sono aggravati da diversi fattori. Lunghi orari di lavoro, bassi salari per i ruoli di livello base e giornate suddivise in turni possono portare a un senso di perdita del controllo e dell’autostima. Come se non bastasse, i clienti, che spesso soffrono a loro volta di stress e ansia, si aspettano un’esperienza in grado di risollevare l’umore, una sfida enorme quando le endorfine di chi dovrebbe soddisfare tali aspettative sono al minimo. A differenza di altre industrie che stanno passando ampiamente al lavoro da remoto, nel settore dei servizi legati al turismo e all’ospitalità il lusso di “nascondersi” dietro lo schermo di un computer è semplicemente inesistente. Sono ruoli che richiedono un contatto con il pubblico e, com’è risaputo, spesso i clienti possono essere scortesi e impegnativi, comportando situazioni difficili che potrebbero causare stanchezza ed esaurimento. 

Suona familiare? Forse ti consola sapere di non essere l’unica persona a cui succede. Stando a un recente report dell’ente britannico Royal Society For Public Health, l’84% dei lavoratori del settore turistico e alberghiero intervistati ha riportato un aumento dei livelli di stress, che attribuiscono al proprio lavoro. Inoltre, sono quasi due terzi quelli che credono che il settore turistico e alberghiero, nel complesso, non faccia abbastanza per offrire un sostegno emotivo ai dipendenti.  

Prendersi cura della propria salute mentale

Anche se gli alti livelli di stress sono spesso visti come qualcosa di normale per chi lavora nel nostro settore, esistono molti modi per prendersi cura di sé e migliorare il proprio benessere psicologico. 

Houston, abbiamo un problema. 

Forse, l’unico lato positivo di questa crescente crisi è la riduzione dei pregiudizi legati alla salute mentale. Se soffri di ansia, depressione o stress che influenzano te e il tuo lavoro, parlane con il tuo superiore. Un manager comprensivo cercherà di aiutarti, magari cambiando i tuoi turni o il tuo ruolo all’interno del team. I capi visionari, che hanno a cuore la felicità e il senso di realizzazione dei propri dipendenti, avranno già organizzato terapie di gruppo ed esperienze mirate al benessere e ad accrescere l’autostima. In ogni caso, comunicare il problema è il primo passo sulla strada per la soluzione. E, per i professionisti del settore turistico e alberghiero con eccezionali doti interpersonali, parlare di come ci si sente è più facile di quanto si creda.  

Prendersi cura di sé: una priorità. 

“Work hard, play hard” è da sempre stato il motto dell’ospitalità, un settore famigerato per le feste e per l’abuso di alcool e droghe. Anche se è normale volersi divertire con i propri colleghi dopo un lungo turno di lavoro, trovare modi più salutari di farlo aumenterà i livelli di felicità e autostima di tutti. Attività all’aria aperta, cene in casa e tornei sportivi aziendali sono tutti modi di trascorrere momenti di qualità con i colleghi lontano dal pub.  

Conosci il tuo valore. 

In un momento storico in cui i datori di lavoro fanno fatica a trovare personale da assumere e a trattenerlo in azienda, potremmo dire che non c’è mai stato un momento migliore di questo per lavorare nel settore turistico e alberghiero. Qualunque sia il tuo ruolo, da aiuto cuoco a responsabile eventi, le tue competenze, esperienza e conoscenze sono molto apprezzate e particolarmente richieste. Non dimenticarlo. 

Coltiva la curiosità. 

La formazione continua è la chiave di volta per sentirsi realizzati in qualsiasi campo, e non esiste altra industria al mondo che offre tanta varietà di ruoli diversi come il settore turistico e alberghiero. Frequentare un corso o acquisire una competenza extra per fare carriera potrebbe essere la spinta di cui hai bisogno per alleviare lo stress e ritrovare la speranza. Dopotutto, quando riusciamo a visualizzare una possibile soluzione a una situazione negativa, il cielo si schiarisce immediatamente.   

Se necessario, rivolgiti a un professionista. 

Secondo quanto dichiarato dall’OMS, una delle difficoltà principali quando si tratta di fornire assistenza sanitaria mentale a livello globale è la carenza dei servizi mirati, e la loro inaccessibilità economica. Oggi che le casse dei sistemi sanitari nazionali sono impoverite dall’insorgere della pandemia, ricorrere ai professionisti della salute mentale è spesso proibitivo in quasi tutti i paesi del mondo, anche in quelli che vantano servizi pubblici eccellenti.       

Tuttavia, stanno via via nascendo alternative più economiche agli psicologi e psicoterapeuti privati. Rivolgiti al centro sanitario o ai servizi sociali della tua zona per chiedere informazioni in merito a sedute di terapie di gruppo o gruppi di supporto, oppure contatta uno dei vari terapeuti, sempre più diffusi, che offrono tariffe più abbordabili per le sedute online.  

Consigli per i team leader che vogliono tutelare la salute mentale dei dipendenti

Tutelare la salute mentale sul lavoro dovrebbe rientrare nel dovere di diligenza. Come manager o team leader, dovrai fare attenzione ai segnali di stress e ansia per tenere alta la produttività ed evitare dimissioni.

Molte persone sentono ancora un pregiudizio legato ai problemi mentali, ecco perché è fondamentale mettere a disposizione dei dipendenti un ambiente in cui esprimere i propri sentimenti senza sentirsi giudicati. 

Un modo per farlo è iniziare a parlare apertamente di questi argomenti nella prossima riunione, o chiedere all’azienda di inserire la psicoterapia nel pacchetto di assistenza sanitaria per i dipendenti. O, ancora, potresti organizzare uno spazio “sicuro” in cui tenere sedute di terapia di gruppo settimanali, o promuovere l’abbonamento ad app quali Calm For Business, che mette a disposizione dei dipendenti attività e pratiche che promuovono il benessere personale. Certo, sono tutte misure costose, ma una ricerca indica che investire nel sostegno alla salute mentale genera un ritorno economico. 

Rendere la salute mentale una priorità globale 

Hosco è pienamente d’accordo con l’OMS, e crede che il sostegno alla salute mentale dovrebbe essere considerato una priorità a livello globale. Naturalmente, portare le reti di assistenza mentale allo stesso rango delle cure mediche, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito, è una sfida enorme che deve coinvolgere ogni strato della società, dai singoli ai governi. Ma, in un momento storico in cui i tassi di ansia e depressione sono alle stelle, soprattutto tra i giovani, è di vitale importanza.

Il turismo e l’ospitalità sono settori con una chiara missione: prendersi cura degli altri. Eppure, paradossalmente, ci dimentichiamo spesso di applicare quello stesso livello di cura a noi stessi. Ecco perché, citando il Mahatma Gandhi, dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo e iniziare oggi stesso a sostenere una maggiore consapevolezza della salute mentale, per noi stessi e per chi ci circonda. 

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